The GINJOS

Rub Kandy 
2022

Installazione | Installation

Per la mostra Pop Air l’artista Rub Kandy presenta i GINJOS: personaggi di forme e colori diversi che occuperanno lo spazio, una tribù appena scoperta di individui misteriosi, di origine sconosciuta, che con la loro iconicità gommosa sono candidati a diventare il tormentone dell’evento. L’artista ci racconta il suo primo incontro con loro:
“Un giorno ti svegli e ti trovi un GINJO in casa.
Ok ok non sai che si chiama GINJO, ma presto lo saprai e saprai anche che si scrive in CAPSLOCK.
Non è chiaro da dove vengano, né da quanto tempo siano qui.
Credo siano portoghesi, no, forse latinoamericani, non so, forse orientali.
Non so. io il primo l’ho visto a Lisbona, ma forse era lì per caso.
Non hanno bocca o semplicemente la tengono chiusa. E credo di sapere perché.
Mi risulta difficile capire a cosa pensano o in che modo comunicano tra loro.
Ho come l’impressione che siano attenti a non farsi scoprire da me, a far conoscere i loro sentimenti.
O forse semplicemente mi ignorano.
Sono riservati.
Sono silenziosi, ma credo che in realtà sono io a non sentirli.
Da subito mi hanno incuriosito, così ho cercato di conoscere tutto su di loro.
Dunque: ne esistano nei colori Rosso Fragola, Viola Purple, Rosa Magenta, Babyblue, Nero.
Credo che odino il giallo.
Sono di varie dimensioni, ne ho identificate più o meno quattro.
Io, per comodità, li chiamo i Baby, gli Student, i Big, i Superbig.
Non sono sicuro che a diverse grandezze corrisponda una diversa età.
Non credo che esistano maschi e femmine.
Amano anche le feste.
A volte sono in gruppi ma altre volte sono da soli.
Hanno dei sentimenti.
è difficile da capire ma sono sicuro di sì.
Giuro di averne visto qualcuno arrossire.
Non ho trovato su google nulla a proposito.
Non so se siano buoni o cattivi.
Forse alcuni sono buoni e altri cattivi?
chissà quanti sono.
è impossibile contarli, cambiano sempre di numero.
non so come sia possibile.
A volte ho pensato siano frutto della mia immaginazione.
Ho pensato di vederli solo io.
Eppure qualcuno oltre a me li ha visti.
li vedi?
Giuro di averli visti”.

Biografia

Rub Kandy alias Mimmo Rubino, classe 1979, è un artista romano che da vent’anni si muove tra graffiti, arte contemporanea, arte urbana e arte applicata. Ha collezionato interventi multiformi e diversi tra loro per media, stile, tecnica, contesto. La sua ricerca è libera dai dettami della riconoscibilità. Il linguaggio è crossover e mescola fine art, vandalismo e concettuale. Le opere alternano rigoroso formalismo, minimalismo, optical, rabbia sociale, emotività infantile, megalomania, disfattismo. Non disdegna la cultura pop, il pensiero progettuale, l’arte applicata. Ha partecipato a numerosi eventi internazionali, tra cui mostre, festival, interventi di arte pubblica e progetti di rigenerazione urbana. Tra questi: Biennale di Panama, 2013; Outdoor Festival – Ex Caserma Guido Reni, Roma, 2015; SANBA Festival, quartiere San Basilio, Roma, 2015; Manifesta 11 – La biennale europea di arte contemporanea, Zurigo, 2016; Artmossphere – Moscow Biennial of Urban Art, 2016; Paphos 2017 Capitale Europea della Cultura (Cipro); Art Stop Monti, riqualificazione della stazione metropolitana Cavour per ATAC – Roma, 2017; L’Albergo delle Piante, quartiere Corviale, Roma, 2017; Matera 2019 Capitale Europea della Cultura. Numerosi gli interventi indipendenti realizzati tra spazi pubblici e periferie in tutto il mondo, tra cui Roma, Berlino, Parigi, New York. Il suo lavoro è stato riportato da giornali e pubblicazioni internazionali, in particolare nel campo dell’arte urbana e dei post-graffiti.

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